Tre le note positive della vittoria di Pagani, il contropiede un'arma da tenere in considerazione
La Casertana tira un’autentica boccata d’ossigeno con il successo last minute di Pagani. La rete di Orlando fa il paio con quella subita nel finale di partita contro il Melfi e restituisce ciò che la sorte, ma anche la poca concretezza sotto la porta avversaria, aveva tolto.
Le note positive sono tre, a fronte di un risultato comunque risicato e di una prestazione non eccelsa. Sul gradino più alto del podio di ciò che fa sorridere ci sono, come ovvio che sia, i tre punti, i quali servivano per tutto: morale e classifica, soprattutto perché presi contro una diretta avversaria per la salvezza. Importante è anche il messaggio che lancia la squadra che di fronte a determinate carenze tecniche ha messo tanto impegno nella gara, arretrando senza mollare nei momenti di difficoltà. Terzo fattore da prendere e tenersi stretto è che questa partita stabilisce delle gerarchie. Matute davanti alla difesa, nonostante non sia il suo ruolo, riesce a gestire bene la fase di non possesso. Giorno è la mezz’ala di maggiore qualità della rosa, bisogna lavorarci e addestrarlo a prendere le giuste scelte. Carlini deve essere il titolare, non tanto per l’assist ma per la lucidità delle giocate: fondamentale capire se la sua panchina a Pagani è dettata ancora da una precaria condizione fisica o da una scelta del mister Tedesco. Ciotola non convince, Taurino sembra un’alternativa più valida all’ex Frosinone.
Tatticamente è stata una Casertana che s’è riproposta col 4-3-3. L’atteggiamento iniziale è stato di pressing ma poi la squadra ha sempre tenuto un baricentro molto basso, un’idea che non è del tutto sbagliata. Senza una punta di peso, l’attacco della profondità e l’uso del contropiede può essere una buona alternativa. Importante, a quel punto, sarà curare la fase di non possesso, con qualche meccanismo da oleare alla perfezione: scalate e la gestione degli spazi, con magari un terzino più bloccato (nelle ultime due partite è accaduto con l’out di sinistra) e, a turno, una delle mezze ali.
Tedesco tira un lungo sospiro di sollievo grazie a questa vittoria. Il cammino da fare è ancora lungo ed il lavoro dell’allenatore su una rosa come quella rossoblù è, a dir poco, fondamentale. Il futuro ci dirà se l’ex secondo di Gregucci, Campilongo e Romaniello riuscirà a reggere la pressione. Di certo, meglio vedere cosa accadrà con i 3 punti in tasca.