Tracciata la linea, ora va seguita con costanza: con la Juve Stabia tutti bene, dal mister ai giocatori

14.11.2016 12:00 di  Raffaele Cozzolino   vedi letture
L'esultanza della Casertana
L'esultanza della Casertana
© foto di Foto Giuseppe Scialla

Il calcio è lo sport dei risultati, soprattutto in Italia. Sono rari i casi in cui c’è soddisfazione quando non arriva una vittoria: il pari della Casertana con la Juve Stabia è uno di questi. E’ scontato che resta il rammarico per aver perso due punti in maniera piuttosto bizzarra, con l’espulsione di Carriero che ha cambiato il match, ma è necessario avere la maturità di prendere tutto ciò che di buono si è visto nei ’90 minuti del derby contro la compagine stabiese, in una cornice di pubblico encomiabile e bellissima. Prima di ogni considerazione tattica o tecnica vanno dati i meriti alla personalità, al cuore, al carattere di chi è sceso in campo con addosso i colori della Casertana. Ragazzi che hanno dato tutto, anche in inferiorità numerica. Tutti hanno dato la loro parte, tutti ci hanno creduto. L’affiatamento, elemento imprescindibile e che avevamo invocato nelle scorse settimane, sta venendo fuori ed è una parte fondamentale su cui costruire il proseguo della stagione. Tedesco ha azzeccato tutte le mosse, preparando al meglio la partita. Chiuse tutte le vie centrali con costanti raddoppi sugli esterni stabiesi che trovavano un muro ogni volta che provavano a convergere verso il centro; Carlini a uomo su Capodaglio per gran parte del match; lucidità nelle giocate, semplici ma efficaci. Sul piano tecnico tutti bene. Rajcic ha giganteggiato soprattutto quando la partita è diventata una battaglia, nel finale è stato encomiabile; Rainone è semplicemente perfetto, per novanta e passa minuti, il temuto Ripa non tocca palla; i vari Carriero, Matute, Orlando alla costante ricerca di ogni singolo pallone vagante. Fondamentale, e lo abbiamo già scritto dopo la vittoria di Cosenza, la presenza di Corado. L’attaccante argentino ha dato quel tocco in più a quell’idea di gioco che la Casertana, in base all’organico che ha, deve attuare. Una presenza a livello fisico imprescindibile per Tedesco. La strada è tracciata, ora bisogna continuare a seguirla con costanza e senza avventati esperimenti.