Compattezza e personalità per battere il Catania: Polak e De Rose alzano il livello, da chiarire le gerarchie dei terzini

03.09.2017 12:06 di  Raffaele Cozzolino   vedi letture
De Rose in azione
De Rose in azione
© foto di Foto Giuseppe Scialla

La Casertana riesce a passare sul Catania. Lo fa per 1-0, con un gol di Simone De Marco nella ripresa. La squadra di Scazzola riscatta così l'esordio di Catanzaro, dove è arrivata una sconfitta immeritata. 

Contro un avversario costruito per vincere il campionato, i falchetti dimostrano di avere personalità ma anche la giusta umiltà per difendere in undici, senza risparmiarsi. Buona la prova di Polak e De Rose, all'esordio dal 1' con la maglia rossoblu: i due pezzi da 90 del mercato della Casertana hanno garantito esperienza, qualità e solidità. Il centrale ceco ha subito guidato la difesa, integrandosi bene con Rainone. La prestazione del centrocampista ex Matera è migliorata con il passare dei minuti e tutta la squadra ne ha giovato, trovando ritmo in caso di ripartenza e calma quando si è trattato di addomesticare il pallone nei minuti finali. 

Bene anche Carriero. Il ragazzo del '97 è il solito leone che non molla un secondo e, di tanto in tanto, cerca la giocata. La crescita di giocatori come lui sarà la chiave di volta della stagione. 

Da capire, invece, le gerarchie degli esterni difensivi. De Marco può adattarsi ma il suo spostamento lì accorcia le rotazioni a centrocampo (infatti quando è uscito Carriero è entrato Finizio, con il 7 rossoblù che ha alzato al proprio azione), D'Anna ha avuto un buon impatto con il Catania ma si è fatto male, Galli ha dimostrato di poter garantire un buon rendimento. Ciò che lascia un po' per perplesso è che in questa girandola di cambi non è mai stato utilizzato Ferrara, terzino sinistro. Accantonato sia prima che durante la partita. Stesso discorso vale per Donnarumma. Le prossime giornate ci diranno se Scazzola li ha bocciati in definitiva o, semplicemente, stia aspettando il momento giusto per farli scendere in campo. 

Fondamentale, invece, l'apporto che dovrà dare Padovan. Seppur Turchetta ha dato una grossa mano, nel secondo tempo, al posto di un non sufficiente Cigliano, è importante restituire ad Alfageme il suo ruolo naturale (seppur da prima punta ha fatto il suo), per garantire all'esterno argentino il giusto spazio per mettere in mostra le proprie qualità, senza doversi trovare sempre spalle alla porta.