Casertana, dalle montagne russe del Pinto arriva la finale playoff. A Pagani un solo obiettivo

15.05.2023 13:33 di  Antonio Papale   vedi letture
Giacomo Casoli
Giacomo Casoli
© foto di Giuseppe Scialla

La gara giocata ieri pomeriggio al Pinto tra Casertana e Arzachena è stato un concentrato di emozioni, sorpassi e controsorpassi che non hanno di certo annoiato i presenti, che hanno messo in gioco le loro coronarie sino all'ultimo minuto. Ma alla fine, in virtù della migliore posizione di classifica, i rossoblù, che anche ieri hanno messo a nudo i loro limiti malgrado alcune cose positive, hanno centrato l'obiettivo finale. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara dei falchetti ha lasciato in eredità.

MONTAGNE RUSSE - Quello che si è visto ieri al Pinto ha fatto immaginare di essere sulle montagne russe, con gol, occasioni, bel gioco, sorpassi e controsorpassi che hanno spettacolarizzato la gara, al di là del fatto che i due allenatori amino un calcio offensivo.

SAN NICOLA DA SASSUOLO - Anche ieri, così come durante tutta la stagione rossoblù, il centravanti sassuolese ha dimostrato di essere il valore aggiunto. Ieri tre palloni, due gol, per un totale di sedici stagionali, dei quali tre contro la squadra di Nappi.

BUON INIZIO MA ZERO CINISMO - Ieri, rispetto alla gran parte delle ultime uscite, i rossoblù hanno approcciato bene alla gara, non pensando minimamente a gestire il risultato, così come sosteneva la classifica. Peccato che, fino al gol di Ferrari, non siano state sfruttate le occasioni, palo di Bollino docet. E la mancanza di cinismo si è vista nel finale con la grande occasione di Atteo e quella di Liurni, non sfruttate.

LE SOLITE AMNESIE - Anche ieri, i gol subiti dai falchetti sono frutto delle amnesie che hanno caratterizzato la stagione rossoblù dal punto di vista difensivo. Tra Paglino sul primo gol, Soprano e Sabatino sul secondo e Prisco sul terzo, il reparto difensivo è stato responsabile di tutte le reti incassate.

UOMO ASSIST - Al di là di Ferrari, colui che è stato l'mvp rossoblù per la gara di ieri è stato indubbiamente Jack Casoli, che tra corsa, quantità e un assist al bacio per il sassuolese in occasione del terzo gol rossoblù ha dimostrato di valere un'altra categoria.

LE SCELTE AZZECCATE - Sono quelle fatte da Cangelosi quando, sotto di un gol, ha alzato il baricentro della squadra con Taurino (autore del momentaneo 2-2) e Liurni, e da lì dieci minuti di intensità incredibile che hanno portato al controsorpasso.

LA PAURA - Per ben tre volte ieri, i tifosi presenti al Pinto hanno avuto paura che la stagione rossoblù potesse terminare: dopo il gol del vantaggio sardo di Sartor, ma soprattutto al termine dei regolamentari e dei supplementari coi legni colpiti dai neoentrati Doratiotto e Bolo. Per fortuna, sono stati due pericoli scampati e quindi tutto è bene quel che finisce bene.

A PAGANI UN SOLO OBIETTIVO - Ed ora, nemmeno il tempo di ricaricare le batterie che i rossoblù devono mentalizzarsi sulla gara di Pagani dove l'unico obiettivo sarà vincere per entrare nella prima fascia di squadre aspiranti al ripescaggio. Peccato che, con ogni probabilità, dopo quanto accaduto a gennaio, i tifosi rossoblù potrebbero non essere presenti al Torre. E potrebbe essere questa la molla in più per spingere ulteriormente i falchetti nel dare quel di più che serve per violare l'impianto liguorino, a patto però di non commettere errori in difesa e colpire gli azzurrostellati quando se ne presenterà l'occasione.