Casertana, col Tivoli la sagra degli errori e il solito regalino. Così la vetta diventa un miraggio. Coppa a rischio e poi ad Artena bisogna solo vincere

30.10.2022 09:50 di  Antonio Papale   vedi letture
Stefano Paglino
Stefano Paglino
© foto di Giuseppe Scialla

Il pareggio rimediato ieri pomeriggio al Pinto contro il Tivoli che per poco nel finale non portava a casa l'intera posta in palio lascia in seno alla Casertana mille rimpianti per i due legni colpiti, le tante occasioni colpite e per un possibile rigore non dato. Ma alibi, per una squadra che deve vincere il campionato, non devono esistere. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.

LA SAGRA DEGLI ERRORI - Anche la partita contro il Tivoli ha mostrato una sagra degli errori incredibile, soprattutto davanti, con almeno sei palle gol clamorose. Fosse arrivata la vittoria, nessuno scandalo, ma il calcio non contempla se e ma.

IL SOLITO REGALINO - Anche ieri, la difesa rossoblù ha concesso agli avversari un regalo che ha fatto arrabbiare Parlato in sala stampa. Il mister rossoblù ha ragione ma è lui che è deputato a lavorare sui suoi. Ma non si può sempre partire ad handicap.

PROFETA IN PATRIA - Si tratta di Angelo Guida, autore di una buona prestazione e del gol che perlomeno ha portato a casa un punto. Il sanfeliciano, tornato da poco, continua a dimostrare coi fatti di poter essere un'importante arma a disposizione di Parlato.

ZERO ALIBI - I primi due temi trattati, unitamente alle proteste per un rigore netto ma non concesso e a due legni colpiti, non devono assolutamente costituire un alibi per una squadra costruita per dominare ma che per propri demeriti non ci riesce. Quindi inutile piangere e sotto a lavorare per vincere. Della serie nessun rimpianto, come cantava Pezzali.

D'AGOSTINO E LO STADIO - Non c'è un giorno che in città non si parla del discorso stadio e ieri, come promesso, il presidente D'Agostino ha trattato l'argomentazione dicendo che ci sono novità in arrivo e che la speranza è di partire coi lavori a metà primavera. A meno di intoppi che nella burocrazia sono sempre dietro l'angolo.

VETTA PIÙ LONTANA - E con risultati come quello di ieri, il sogno promozione diventa sempre una chimera (come una canzone di Morandi) e un miraggio. E tutto ciò può essere aggravato qualora il Sorrento nel pomeriggio batta l'Arzachena. E ci vorrà addirittura un cannocchiale per vedere la distanza coi costieri. Dalle parti del Pinto si prega che sulla ruota del Campo Italia esca un pari.

COPPA A RISCHIO? - In teoria mercoledì ci dovrebbe essere l'intermezzo legato alla Coppa Italia, ma la situazione covid in casa Aversa con ben quattordici positivi mette a rischio la gara che potrebbe essere rinviata. Giusto ricordare che i normanni salteranno la gara odierna di campionato col Santa Maria Cilento. Quindi, a meno che la situazione non migliori, appuntamento che sarà rimandato.

AD ARTENA OBBLIGATORIO VINCERE - Basta parlare di Tivoli e, al di là della gara di mercoledì, in casa rossoblù bisogna avere anche la testa alla gara di Artena, dove, se non si vogliono abbandonare i sogni di gloria già a novembre, esiste un solo imperativo: vincere.