Casertana, cambia il direttore d'orchestra non il risultato: continua la caduta libera. Adesso anche i tifosi girano le spalle

07.02.2022 13:28 di  Antonio Papale   vedi letture
Ciro Favetta
Ciro Favetta
© foto di Giuseppe Scialla

Con la nuova rovinosa caduta rimediata al D'Angelo di Altamura contro una compagine di certo non trascendentale ma che ha dimostrato maggiore voglia di vincere, la Casertana continua nel suo crollo verticale e alla fine viene anche abbandonata dai suoi tifosi che lasciano l'impianto pugliese ben prima della fine della partita. Come sempre, però, prendiamo in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri pomeriggio ha lasciato in eredità.

STRISCIA NERISSIMA - Ormai non ci sono più parole per descrivere il momento no dei falchetti. Non sappiamo cosa sia effettivamente successo ma ogni partita mostra sempre di più una squadra ormai scollata e senz'anima.

CAMBIA L'ALLENATORE NON IL RISULTATO - Non è bastato l'esonero di Maiuri per dare la scossa ai falchetti. Feola, ad onor del vero, in tre giorni poteva fare ben pochi aggiustamenti, ma, nonostante ciò, il risultato non è cambiato.

LA FOLLIA - È quella che ha fatto Vicente che ci ha messo quattro minuti per fare un fallo grave su un avversario e farsi buttare fuori. Da un giocatore della sua esperienza tutto ciò si poteva aspettare tranne che mettere nei guai i suoi compagni, soprattutto considerando il momento che sta vivendo la squadra.

RADDRIZZATA NONOSTANTE TUTTO - Eppure, nonostante tutto, seppur con un pizzico di fortuna, era arrivato il pareggio, ma, comunque, poche volte si è avuta la sensazione di voler portare a casa il risultato pieno.

SALTO, E LA FRITTATA È FATTA - Nemmeno il tempo di festeggiare il momentaneo pari che il difensore centrale rossoblù compie fallo di mano sulla linea, si prende il rosso e i pugliesi trovano l'occasione per riportarsi avanti e poi chiudere la gara.

IL TERREMOTO - È quello che si è verificato giovedì con Pasquariello che, in una conferenza stampa fiume, annuncia l'addio ai falchetti usando anche parole forti, e con l'esonero di Maiuri arrivato quasi a ora di cena.

LA FINE DEL SILENZIO - Arriverà domani da parte del presidente D'Agostino che presenterà Feola in un clima sicuramente infuocato per gli ultimi deludenti risultati e dirà la sua sugli ultimi avvenimenti di casa Casertana.

I TIFOSI GIRANO LE SPALLE - Già i primi sentori si sono avuti con il Fasano, poi in città i primi striscioni che invitavano D'Agostino a lasciare, infine ad Altamura quei pochi tifosi presenti (soprattutto loro meritano rispetto) hanno prima contestato i calciatori, poi hanno lasciato lo stadio pugliese ben prima del fischio finale. Segno importante di come la frattura tra Casertana e tifosi abbia raggiunto livelli importanti.

SALVARE L'ONORE - Ed ora la principale cosa che i falchetti devono fare è salvare l'onore perché di questo passo anche i playoff stanno evaporando con il distacco salito a sette punti. Bisceglie, Casarano, Nardò: tre tappe per dimostrare di meritare questa maglia e tirar fuori un orgoglio ormai sopito.