Casertana, avere ragione non basta in una vicenda assurda. A perdere però sono in tanti

22.12.2020 19:49 di  Antonio Papale   vedi letture
Casertana
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© foto di Giuseppe Scialla

La vicenda delle tante positività dei falchetti al covid lascia tanto amaro in bocca per come si è arrivati all'apice della stessa, cioè la farsa avvenuta domenica al Pinto, ma che porta in sé la speranza che in futuro non succedano più certe cose. È giusto però sintetizzare la vicenda in pochi punti essenziali. 

LA PARTENZA - Tutto ciò parte undici giorni fa, quando, a poche ore dalla partenza per Palermo, scoppiano i primi casi, coi falchetti che partono nella notte tra il venerdì e il sabato e, seppur rimaneggiati, giocano la gara in Sicilia, prima di giocarsi il jolly col Bisceglie.

L'ESCALATION - Passano i giorni, ma i casi di positività al Covid in casa rossoblù non si fermano. Venerdì si arriva a 10, poi dopo i tamponi di sabato notte addirittura 15. La Casertana inizia a interrogarsi sull'opportunità di giocare o meno la gara di domenica contro la Viterbese.

LA FARSA DI DOMENICA - Si arriva a domenica, i falchetti (a ragione) non vogliono giocare, la Viterbese invece sì, la Lega non dispone il rinvio, 3 rossoblù sottoposti a tamponi immediati che ieri hanno accertato la positività di 2 dei 3, l'ASL che non dichiara il focolaio, non portando al rinvio del match.

I ROSSOBLÙ ATTACCANO, I LAZIALI RISPONDONO - Dal fischio finale, iniziano a divampare le polemiche con la rabbia di D'Agostino, Castaldo e Guidi e le risposte laziali a suon di comunicati e la lega nel mezzo a cercare di deresponsabilizzarsi.

IL RUOLO DELL'ASL - Domenica è stata chiamata al Pinto ma non ha dichiarato il cluster. Perché? Nessuno riesce a capirlo.

A PERDERE IN TANTI - Alla fine, al di là di ogni tipo di responsabilità, a perdere è il calcio innanzitutto ma anche indirettamente chi ha contribuito a rendere la giornata di domenica farsesca.

DAL CAMPO AL TRIBUNALE - E così la vicenda è passata in mano alla giustizia ordinaria, che vuole valutare cosa realmente sia accaduto e se ci sono i presupposti per indagare i responsabili del reato di epidemia colposa. Al di là di questo aspetto, tutti a minacciare l'uso della giustizia ordinaria: dal sindaco Marino e dalla Casertana, vera vittima della vicenda e che alcuni vorrebbero addirittura far passare come carnefice, fino al presidente della Viterbese, offeso dalle parole di Guidi in sala stampa.

BUONSENSO A DUE FACCE - Domenica non si è avuto il buonsenso di rinviare, oggi sì per il derby di domani a Castellammare.

LA SPERANZA DI TUTTI - È quella che i positivi rossoblù possano guarire presto e che col nuovo anno si possa parlare solo di calcio giocato.