Casertana, Felleca salva la faccia ad Ugento. Ma ormai è garbage time e bisogna avere almeno la dignità di chiudere al meglio una stagione fallimentare

27.03.2022 08:13 di  Antonio Papale   vedi letture
Francesco Felleca
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Francesco Felleca
© foto di Giuseppe Scialla

Il pari ottenuto ieri in extremis ad Ugento contro una Virtus Matino ultima e quasi condannata alla retrocessione salva la faccia ma azzera o quasi le speranze playoff di una Casertana che alla propria stagione dovrà etichettare l'aggettivo fallimentare. Come sempre però prendiamo in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità. 

FELLECA SALVA LA FACCIA - L'attaccante sardo, entrato a inizio ripresa per un Mansour irriconoscibile, ci mette tanto cuore e regala un punto ormai insperato. Molti si chiedono perché non parta mai titolare ma è l'allenatore di turno a fare le scelte. 

MEZZA FIGURACCIA - Al di là del risultato, resta il pareggio contro una squadra quasi condannata che nel primo tempo ha meritato il vantaggio e nella ripresa ha sfiorato il bis, salvo poi che Felleca ha regalato il pari. Un pari inutile.

UN PARI INUTILE - E così i falchetti hanno conquistato un pari praticamente inutile che azzera o quasi le speranze di accedere ai playoff. Anche perché chi è davanti gioca oggi con la possibilità di ampliare il vantaggio su Favetta e soci.

ENNESIMO ERRORE - Ed ecco che il gol realizzato ieri dalla Virtus Matino è arrivato dall'ennesimo errore di squadra dove è arrivata l'imbucata di Stauciuc per Palmisano che scappato sul filo del fuorigioco ha fulminato Trapani. Della serie quando è troppo poi diventa un'esagerazione.

MENO VENTIDUE - E col pareggio di ieri la distanza dalla vetta è praticamente diventata siderale: -22, e a nove giornate dalla fine è superato il distacco finale della squadra 2010/11 di ventuno punti. Un fallimento totale, se si considerano le ambizioni di inizio anno, e del quale a fine stagione società, calciatori e staff tecnico devono dare le dovute spiegazioni alla città.

GARBAGE TIME - E adesso le ultime nove giornate rischiano di diventare un autentico garbage time, un calvario per il popolo rossoblù che non vede l'ora che tutto ciò finisca e che spera che la squadra possa dimostrare orgoglio, ma soprattutto dignità, di meritare questi colori che ad oggi sono sbiaditi.