Casertana, col Monterosi tre punti da "elogio della follia". Ad Avellino per tentare il controsorpasso

16.02.2024 13:39 di  Antonio Papale   vedi letture
Loris Bacchetti
Loris Bacchetti
© foto di Giuseppe Scialla

La soffertissima vittoria arrivata ieri sera al Pinto contro un Monterosi che non merita affatto l'ultima posizione in classifica, almeno per quanto visto ieri, consente alla Casertana di agguantare quella quota salvezza necessaria per stare tranquilli e ritrovare quella serenità che la mancanza di vittorie aveva in parte tolto. La gara di ieri è stata un vero e proprio elogio della follia, ma cerchiamo di analizzarla prendendo in considerazione i principali aspetti che ha lasciato in eredità.

ELOGIO DELLA FOLLIA - La gara di ieri sera, parafrasando il celebre libro di Erasmo da Rotterdam, è stata un vero e proprio elogio della follia che di certo non ha annoiato nessuno dei presenti al Pinto, anzi ha regalato emozioni praticamente per tutti i novanta minuti, con sorpassi e controsorpasso che, specie sul finale, sono stati il leitmotiv principale. Alla fine però quest'altalena si emozioni ha premiato i falchetti.

PRIMA L'INFERNO, POI IL PARADISO - Inutile negare che l'altalena di emozioni vissute ieri abbia dapprima trascinato i falchetti all'inferno, poi, con una reazione fatta di cuore e orgoglio, in paradiso, salvo ritrovarsi per qualche minuto in purgatorio. Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene, e i falchetti si ritrovano in paradiso, pur sapendo dei rischi che si sono corsi.

DOPPIETTA CHE DÀ MORALE - Dopo un periodo difficile caratterizzato prima da problemi fisici poi da prestazioni non proprio esaltanti, ieri è stata la serata di Mirko Carretta che, prima ha riaperto la partita poi ha regalato il primo vantaggio rossoblù. La speranza è che da ieri sia iniziato un nuovo campionato per l'esterno di Cangelosi.

ZUCCATA PREZIOSA - È quella messa a segno a Loris Bacchetti che ha regalato il 2-2 ai falchetti e dato il là alla rimonta che, poi è stata completata. Praticamente, il difensore ex Feralpi Salò ci ha messo poco per entrare nella classifica marcatori rossoblù ed è stato bravo anche nel farsi perdonare una prestazione difensiva non proprio impeccabile.

VENTI MINUTI E POI.... - Perché sono bastati meno di venti minuti a Pietro Rovaglia per subentrare a Taurino, mettere in rete il cioccolatino confezionato gli da Anastasio, regalare tre punti pesantissimi e perché no, confondere le idee a Cangelosi e magari trovare ina maglia da titolare in attesa del ritorno di Montalto.

INARRESTABILE - Al di là dei primi venti minuti, il vero e proprio trascinatore dei falchetti, soprattutto nella ripresa, è stato Armando Anastasio, inarrestabile sulla fascia e che spesso veniva fermato con le cattive dai difensori laziali. La super prestazione dell'esterno rossoblù è stata coronata da un mezzo gol nella doppietta di Carretta e dall'assist decisivo per Rovaglia. Spina nel fianco.

LA COOPERATIVA SI ALLARGA - Con le reti di Bacchetti e Rovaglia, la cooperativa del gol rossoblù passa da 11 a 13, una delle più ampie, se non la più ampia, del girone. Ventiquattro gol messi a segno dagli attaccanti tranne Taurino e Turchetta, gli altri dieci ripartiti tra difesa e centrocampo e messi a segno da quattro elementi per reparto.

AD AVELLINO PER IL CONTROSORPASSO Nemmeno il tempo di godersi la vittoria di ieri che la testa dei falchetti deve essere mentalizzata al derby con un Avellino che non sta vivendo un buon momento, soprattutto tra le mure amiche. Ragion per cui i falchetti dovranno giocarsi al massimo le chances per vincere la partita, compiere il controsorpasso in classifica e acuire la crisi irpina.