ESCLUSIVA - Il doppio ex Miale: "Mai dimenticato Casertana e Bisceglie. Rossoblù pronti per i playoff e domenica....

10.03.2021 15:28 di  Martina Di Rienzo   vedi letture
Claudio Miale
Claudio Miale

CASERTA - In vista della sfida di domenica tra Casertana-Bisceglie Claudio Miale ha ripercorso ai microfoni di TuttoCasertana le esperienze in ambedue le città che nel corso della sua carriera gli hanno lasciato un segno indelebile. Il difensore centrale ha anche parlato del momento differente che le due squadre stanno vivendo soprattutto per un discorso di classifica.  

Partiamo dal passato. Raccontaci le tue esperienze a Caserta e a Bisceglie.

In entrambe le piazze mi sono trovato benissimo sia con la tifoseria che con la società. A Caserta la famiglia Verrazzo mi ha accolto subito bene come l’intero staff, a partire dai magazzinieri e poi finire con lo staff sanitario. Ho un ricordo più che positivo anche con il mister Cioffi con il quale si è creato un bel rapporto. A Bisceglie stessa cosa: la dirigenza aveva a cuore le sorti della squadra e della città e i tifosi ci sono stati vicini dal primo all’ultimo giorno del campionato che poi vincemmo facendo una rimonta incredibile. Si creò un senso di appartenenza andando a dividere anche le sofferenze, insomma possedevamo tutti gli ingredienti che contavano. Non ho che un ottimo ricordo di entrambe le squadre

Quell’anno a Caserta pur partendo in ritardo foste protagonisti di una buona prima parte di stagione in un girone difficile come quello siciliano. La tifoseria conserva ancora un ottimo ricordo di te.

Quando arrivai in una piazza blasonata come quella di Caserta, seppur in ritardo, il progetto mi sembrò interessante e soprattutto costruito da persone affidabili. Facemmo una prima parte di stagione importantissima, poi a Gennaio le strade si divisero. Ebbi un importante contratto da un club di serie C e di comune accordo con la società andai via, senza alcun rancore. Ahimè, sarei rimasto davvero volentieri ma ci furono alcune vicissitudini che non dipendevano dalla dirigenza e quindi è andata così

La Casertana dopo una partenza non brillante ora si trova in piena zona play-off mentre il Bisceglie, dopo il ripescaggio, si ritrova ancora in zona pericolo. Il campionato secondo te sta rispettando i reali valori delle due squadre?

La Casertana si è ripresa alla grande, tenendosi lontana dalla zona play-out quindi credo che stia pienamente rispettando i valori della squadra. In un anno così particolare è normale che alcune squadre con diverse caratteristiche di giocatori possano accusare una falsa partenza ma ora i rossoblù stanno meritando sul campo tutti gli ultimi risultati ottenuti. Il Bisceglie invece ha una società importante in cui sono molto uniti. Non si aspettavano il ripescaggio ma ci hanno provato fino all’ultimo con un impegno economico importante programmato nel giro di poco tempo. L’obiettivo della piazza è stato dichiarato dal principio ed è quello della salvezza, quindi sicuramente se la giocheranno fino alla fine. Spero di cuore che sia la Casertana che il Bisceglie ottengano quello che desiderano da inizio stagione”

La Casertana ha cambiato diversi calciatori nel mercato invernale e adesso è riuscita a trovare la quadratura del cerchio. Secondo te il raggiungimento dei play-off è un traguardo possibile?

Credo che sia un ottimo traguardo raggiungere i play-off, secondo me destinati solamente a chi è nelle condizioni migliori in un periodo così delicato e la Casertana sicuramente ha le carte in regola per giocarsela”

Domenica al Pinto il pronostico pende dalla parte dei padroni di casa. Che partita ti aspetti?

Ogni partita è difficile e la Casertana non deve assolutamente sottovalutare il Bisceglie nonostante in questo momento abbia una posizione in classifica diversa rispetto alla sua. Vincere non è mai facile, si parte sempre dallo 0-0 in 11 contro 11. Il calcio è uno sport anche episodico, l’esempio più chiaro è stato quello della Juventus nella partita di ieri sera contro il Porto che è uscita dalla Champions League nonostante abbia giocato per più di metà partita con supplementari completi in 10 uomini, prendendo un goal beffardo che esplicita come anche a quei livelli si possano commettere errori importanti. Domenica bisognerà sbagliare il meno possibile